E’ il procuratore che fa diventare famoso il calciatore oppure è il calciatore che fa diventare famoso il procuratore?
Questo è il dilemma! Quanti meriti ha un procuratore se il proprio assistito (seguito dal settore giovanile) diventa un calciatore di serie A? Oppure l’attività del procuratore è solo un’attività di contorno rispetto alla carriera di un calciatore? Ed è proprio quest’ultimo l’artefice del successo del procuratore?
Non so dare una risposta univoca, anche perché tutte le situazioni sono diverse tra loro. Ma facciamo alcuni esempi. Mario Balotelli se non avesse avuto Mino Raiola come procuratore sarebbe stato ancora protagonista in un campionato di serie A? Io penso che molti meriti li abbia avuti nella carriera di Mario proprio il buon Mino che è sempre riuscito a trovare al suo assistito la giusta collocazione sia sotto il profilo tecnico che economico.
Altro esempio: un procuratore si ritrova tra le mani un talento che scoppia all’improvviso e dalla Primavera fa il suo ingresso in prima squadra. In questo caso i meriti di chi sono? Il procuratore inizia a rilasciare interviste ovunque e le sue quotazioni vanno alle stelle! In questo caso si potrebbe proprio dire che sia stato il calciatore l’artefice del successo del procuratore.
Per avere delle risposte a questi quesiti l’unica strada è quella di provare a fare i procuratori!
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