Ecco la settimana tipo di un procuratore sportivo!
Dalle pagine di “Mollo tutto e divento procuratore sportivo” (MURSIA) di Jean-Christophe Cataliotti.
“Se vuoi mollare tutto per svolgere l’attività di procuratore sportivo devi sapere a cosa andrai incontro, e, in particolare, devi già immaginare come potrà essere organizzata la tua settimana di lavoro nel mondo del calcio.
Proviamo a ideare 7 giorni di lavoro di un procuratore nel bel mezzo di una stagione sportiva:
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Lunedì = riposo, per le seguenti due ragioni: 1) il procuratore ha lavorato sia sabato che domenica e presumibilmente ha viaggiato tanto; 2) i direttori sportivi, generalmente, il lunedì non sono in sede perché la squadra che ha giocato in campionato riposa e, in ogni caso, anche loro necessitano di un giorno di relax per riprendersi dagli stress del weekend. Unica incombenza del lunedì potrebbe essere la lettura dei quotidiani sportivi e dei siti internet per rimanere aggiornati su tabellini e commenti relativi alle partite di tutti i campionati; il procuratore, infatti, deve essere sempre aggiornato su dati e statistiche.
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Martedì = è il primo vero giorno di lavoro della settimana. Mattinata dedicata alle telefonate per fissare appuntamenti con direttori sportivi, con calciatori già sotto procura, con genitori di giovani calciatori. Controllo su internet delle partite che in settimana si potrebbero andare a seguire, compresi gli allenamenti dei più giovani. Pomeriggio: si parte in macchina. Due le mete. Un primo incontro con un Direttore Sportivo per proporre un proprio assistito per la prossima stagione. Un secondo incontro per parlare dopo l’allenamento con un giovane calciatore e i suoi genitori. Sera a cena con un calciatore già sotto procura per parlare del rinnovo del suo contratto. Si è fatta mezzanotte e il procuratore deve rincasare. Ritorno verso le 4 del mattino con 600 km percorsi in una sola giornata!
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Mercoledì = partenza in areo da Milano verso Palermo, per assistere all’allenamento della compagine degli allievi nazionali dove milita un giovane assistito del procuratore, poi breve incontro con il DS della prima squadra per mantenere vivo il contatto. Sera in tribuna per assistere al turno infrasettimanale del campionato di serie A, seguita da cena con un calciatore professionista che ha bisogno di parlare del suo rendimento sportivo altalenante.
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Giovedì = ritorno a Milano in mattinata. Nel pomeriggio nuova incombenza per il nostro procuratore immaginario: deve accompagnare un giovane calciatore a Vinovo per un provino con la Primavera della Juventus in occasione di una partitella “in famiglia”. Cura dei dettagli circa orari, viaggio, partenza e ritorno. Il responsabile del settore giovanile avverte: “qui alle 14,30 per le 15”, che tradotto significa che il calciatore deve presentarsi alle 14,30 per i preparativi pre-allenamento, e solo alle 15, e non un minuto prima, i giovani calciatori faranno il loro ingresso in campo. Il procuratore dovrà inevitabilmente assistere alla partitella. Sarà anche l’occasione per conoscere nuovi addetti ai lavori. La partita è finita, ma la prestazione del ragazzo non è andata benissimo. Nel ritorno in macchina non si farà altro che parlare della prova. Serata: ospitata in un talk schow calcistico per discutere di mercato! Escludendo il viaggio in areo, 800 km percorsi in macchina, ritorno alle 2 di notte!
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Venerdì: giornata dedicata solo ed esclusivamente agli sponsor. Tre sono gli appuntamenti in agenda in tre città diverse distanti l’una dall’altra circa 200 km. Il procuratore deve presentare la lista dei suoi giovani calciatori più promettenti a tre diversi rappresentanti. Obiettivo: ottenere i migliori contratti di sponsorizzazione tecnica per i suoi assisiti! E a fine giornata sono più di 1000 i km percorsi.
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Sabato: calcio e calcio! Pomeriggio: campionato Primavera; sera: anticipo di Serie A! Telefonate e messaggini ai propri assistiti prima e dopo le partite. 500 km!
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Domenica: ancora calcio e calcio! mattina: giovanissimi nazionali, pomeriggio: allievi nazionali; sera: posticipo serie A. Dopo la partita cena con calciatore e famiglia. 200 km!”.
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