Che mercato sta facendo l’Inter?

Da “Lettere a un procuratore”. Fonte: www.calciomercato.com

Gentile Procuratore,
sono un interista di Milano, vivo a due passi da S. Siro e sono abbonato allo stadio da quando avevo i pantoloncini corti e andavo a tifare i nerazzurri con mio padre. Ma oggi rischio di non rinnovare l’abbonamento per due motivi: 1. non ci sono più calciatori simbolo, bandiere, calciatori orgogliosi di indossare la maglia neroazzurra (l’ultimo è stato Zanetti e poi buio assoluto); 2. la campagna acquisti dell’inter anche nelle intenzioni è scandalosa, non esiste, non emoziona.
Spalletti? Bravo condottiero, ma senza campioni non potrà fare molto. Che si vendano i calciatori inutili e si inizi a lavorare sull’acquisto di campioni veri che siano da Inter e non da squadra da metà classifica.
Se le cose non cambieranno in fretta, quest’anno andrò al mare “dimenticandomi” di rinnovare l’abbonamento dopo 36 anni di tifo dal secondo anello di San Siro. Corrado ’71 

Caro Corrado,
non saremo noi a doverti convincere di rinnovare l’abbonamento alla tua Inter, ma mi permetto di replicare come segue:

1) sul punto che non ci siano più calciatori simbolo, i cugini milanisti cosa dovrebbero dire al riguardo con un loro prodotto del vivaio che sembrerebbe deciso a non rinnovare il contratto? L’attaccamento alla maglia – con l’eccezione di Totti – da parte dei propri beniamini ormai non può più essere preteso. Il calcio è business e tutti quanti noi, tifosi compresi, dobbiamo ormai farcene una ragione; 2) sulla seconda affermazione, occorre considerare che il calciomercato è ancora ai nastri di partenza e che, nel caso specifico, quello dell’Inter è inerte per motivi legati ai principi del Fair Play Finanziario e, in particolare, per gli accordi presi con la UEFA che paralizzano il mercato dell’Inter se entro il 30 giugno i dirigenti neroazzurri non saranno in grado di realizzare una solida plusvalenza (Perisic?).

Jean-Christophe Cataliotti