La vergogna del calcio: per fare un provino ci vogliono i soldi!
Per fare un provino ci vogliono i soldi? Ultimamente molti genitori mi pongono questa domanda, come se si fosse ormai consolidata una prassi sempre più diffusa. La seconda domanda riguarda il prezzo. E sembra che giri anche una scaletta proporzionata non al valore del giovane calciatore, ma alla categoria in cui il sedicente faccendiere porterà l’ennesima giovane promessa. Ai miei corsi spiego da anni che il procuratore sportivo può guadagnare solo sui calciatori professionisti (ma non svelo nulla di nuovo, citando solo il regolamento dei procuratori sportivi), ma, se confido nella serietà dei miei ex alunni ormai esercitanti l’attività di agenti dei calciatori, non mi capacito di come molti altri – non so se si tratti espressamente di procuratori – senza nessuno scrupolo siano capaci di raggirare intere famiglie sognanti il dorato mondo del pallone facendo loro solo promesse in cambio di lauti guadagni. I genitori hanno dalla loro parte il demerito di non essere informati e di credere agli adulatori. Dovrebbero, invece, tenersi aggiornati, chiedere lumi a veri professionisti del settore e, soprattutto, aspettare che i figli siano contattati dagli osservatori delle società di calcio che realmente puntano nelle potenzialità dei loro pargoletti.
Jean-Christophe Cataliotti